Una figura dalla bianca armatura e dai capelli argentei mossi dal vento osservava compiaciuta, dall'alto di un colle, la grande distesa di morti poco più in basso. Chi per impalamento, chi per il rogo, chi per impiccagione, tutti i traditori e tutti gli infedeli della città vennero puniti nel modo ritenuto più adeguato per l'espiazione dei loro peccati nella vita terrena e per assicurare, cosi, alle loro anime un viaggio più sereno e leggero verso il destino che le attende. "Un ottimo lavoro come sempre" un cavaliere in armatura d'oro gli si affiancò. "Si direi di si Ricardo, come al solito la nostra collaborazione ha portato ad ottimi risultati" Punisher sorrideva guardando l'imperatore degli Imperium Invictus. "Concordo, la vostra presenza in questo genere di missioni è una sicurezza per la mia gilda, un peccato non aver potuto collaborare fin dagli inizi" lo sguardo del re sembrava scrutare fin dentro al passato e alla memoria delle vittime posandosi sui loro corpi uno per volta. "Si, un peccato, e se non fosse per questi sciocchi pregiudizi che dividono e spaccano in maniera cosi netta le nostre due gilde forse qualcosa potrebbe cambiare, anzi sicuramente tutto potrebbe cambiare.." Ricardo ghignò poi, quasi avvolgendosi sul suo mantello, se ne andò "Punisher, non esistono schieramenti certi nella guerra, vittorie e sconfitte sono determinate dal destino, cosi come la vita e la morte, ma c'è una cosa in cui il destino non può mattere mano e questi sono i sogni. Io ho un sogno amico mio e in questo sogno tu sei presente" "Un sogno? Non vedo che sogni possano esserci in una guerra!" Punisher si girò verso il cavaliere che gli dava ormai le spalle. "Si certo, il sogno. C'è chi sogna di dominare il mondo, chi invece dedica la propria esistenza al proprio lavoro e alla propria famiglia; ma se esiste un sogno di cui vale la pena sacrificare la propria vita, allora c'è anche un sogno, che simile ad una tempesta, spazza via tutti gli altri sogni più piccoli, a migliaia....Non c'entra che tu sia nobile o povero, un cavaliere o un mendicante, un bambino o un anziano; per quanto irrealizzabili i sogni ci sono e sono la cosa più potente che l'uomo ha a sua disposizione contro il tempo ed il destino. Oggi abbiamo ucciso delle persone nel nome di un me e di una causa, ma se proprio deve esserci una divinità degna della mia stessa vita in suo sacrificio allora questa si chiamerà sogno.." "Tu uccidi gli uomini, governi imperi, guidi eserciti e distruggi città, eppure ora sei qui con me a discorrere come un filosofo, sei un tipo strano Ricardo Tubbs; ti ho visto falciare le teste di guerrieri dalla grande fama, ma allo stesso tempo porgere la tua mano in salvezza di un vile plebeo, non sò quale sia il tuo sogno, ma se vi sono anche io mi sento più al sicuro" Punisher rise e poi tornò a guardare con la coda dell'occhio i morti nel nome del Sogno. "E lo sarai, Punisher....tu sarai al sicuro, per un bene più grande di quello che tu ora servi con ceca lealtà"
_________________ The very ground yielded to Mishra's wishes
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