Templum Iustitiae
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 Oggetto del messaggio: Imperium Invictus
MessaggioInviato: 20/04/2008, 15:54 
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Gli Imperium Invictus erano in principio un semplice progetto del sottoscritto, tale progetto consisteva nell'unire più gilde in una sola. Il progetto iniziale era la Legio Domini in realtà ma non prese il via a causa dei miei troppi impegni. In seguito con la collaborazione di persone come Maximus (gsb), Diablo (evi), TheDuke (it@) e Thurward ( :.: ) il progetto potè partire ed avere cosi seguito ed applicazione. Ora gli II sono una realtà, la gilda rispetta parte di ogni precedente gilda che entra a farne parte. L'aspetto bellicoso con cui si presenta avvolte spaventa i più ma in realtà questo aspetto "malvagio" è dovuto alla spiccata tendenza ad una politica imperialista dettata dal princeps.

Gerarchie:
Princeps
Senatore
Generale
Veterano
Cavaliere

Cariche:
Commerciante
Diplomatico
Maestro d'armi
Mentore
Reclutatore
Ricercatore
Statista
Stratega

<hr>



Ricardo osservava la figura distesa su di un letto bianco. L'immagino di un uomo, un guerriero, un cavaliere, oramai vecchio si manifestava davanti ai suoi occhi in tutta la sua durezza. Gli occhi bianchi offuscati dalla cecità si guardavano attorno con lentezza e paura appena percettibile. La mano si muoveva piano verso l'estremità del grande letto, era assurdo che un uomo tanto possente ora risultasse come un neonato in fasce nella propria culla.
"Sono l'ombra di me stesso vero Ricardo?" chiese la figura con voce soffocata dallo sforzo.
"No sei solo un pò più anziano.....Nicholas" rispose con un nodo alla gola il principe.
"Si dice vecchio! Parla come mangi! Tu e la tua diplomazia" l'anziano uomo tossiva mentre cercava la sedia dove si trovava il suo fedele servitore "Mha...forse è questo che mancava a me quando creai tutto questo.."
"Non dire cosi, io ho solo fatto ciò che tu mi hai ordinato."
"No hai fatto di più, sono stanco Ricardo..."
"Passerà è solo una influenza passeggera, vedrai che passerà" la mano del principe prese quella del vecchio stringendola.
Nicholas, primo generale degli MDH, chiuse gli occhi ridendo con le poche forze rimastegli.
"Io non la vedo Ricardo, com'è Hammerheim?"
"Dorata come i vostri capelli mio sire, proprio come l'avevate costruita voi, splende come non mai."
"Sono felice, oggi è un buon giorno per lasciare questo mondo."
"Ma voi non lo lascerete mio sire, i miei medici vi guariranno"
"Non vi è cura per la vecchiaia Ricardo e nemmeno tu puoi nulla contro la morte, la puoi ingannare sui campi di battaglia, puoi evitarla vivendo con saggezza, puoi corteggiarla compiendo azioni degne di nota, ma quando lei decide di venire da te, tu puoi solo chinare il capo."
Ricardo primo Tubbs, principe della Camarilla, non rispose, restò in silenzio ad osservare il suo re mentre lo abbandonava a chissà quale destino; la mano cadde dalle mani dell'ormai non più ragazzino per poggiarsi lentamente sulle lenzuala candide del letto "Governa saggiamente figliolo e non tradire mai i tuoi principi..." la voce si spense.
Redual, rimasto in disparte ad osservare la scena, prese il mandolino, strumento che da sempre lo caratterizzava per l'uso continuo che ne faceva ed intonò una canzone.

"Portavi al collo quel talismano d'oro
avuto da un saggio un lontano mattino
quando eri ancora fra boschi di quercie
soltanto un guerriero bambino
soltanto un guerriero bambino

Ricordi tuo padre cacciare con l'arco
il primo cervo un premio già ambito
cacciare nei fiordi e poi nel torrente
salvare quell'orso ferito
salvare quell'orso ferito

La casa al ritorno era calda e pulita
tua madre una donna di bianco vestita
le sue treccie d'oro amavi baciare
per sempre sentirla cantare
per sempre sentirla cantare

Finiti son poi quegli anni più dolci
in cui ogni cosa ti sembrava pura
adesso sei uomo e devi andare
la spada e l'ascia dovrai tu portare
il grande lago hai poi attraversato
il vecchio saggio ancora incontrato
e lui ti ha detto con voce velata
fai presto la guerra è già cominciata.
In una pianura dal sole baciata
la gente del nord è tutta schierata
biondi guerrieri con elmi d'arganto
la spada e la croce garriscono al vento!

Adesso che il sangue tu hai conosciuto
adesso che il fuoco tu hai attraversato
la pace sul campo di nuovo è tornata
la luna ti bacia la gola squarciata.
Osservi per poco il tuo corpo stupito
poi voci imperiose ti chiamano in coro
è tempo di andare ti cambi il vestito
ti copri di bianco e di foglie d'oro.
La nave ti porta via dal mare
l'isola verde ti sembra aspettare
adesso lo sai che tu per sempre
il cervo e la lontra potrai qui cacciare
il cervo e la lontra potrai qui cacciare..."

Le guance del principe vennero solcate da due gocce simili alla ruggiada della mattina, poi il suo volto avvolto da una smorfia di dolore si chinò sul letto dell'anziano mentore "Proseguirò i tuoi operati Nicholas ed il tuo nome non verrà mai dimenticato" poi la voce si fece flebile ed insicura. Redual chiuse la porta dietro di sè, lasciando il principe al suo dolore.

<hr>

Ricardo si diresse verso la città roccaforte di Altroquando. La città si ergeva su una montagna, le mura sembravano quasi fuse con le rocce, mentre la verde vegetazione assorbiva buona parte di quelle che dovevano essere le case nobiliari.
"Ma cos'è l'incrocio tra una città nanica e quella elfica?" chiese Redual mentre si avvicinavano sempre più ai portoni di legno della città.
"Secondo me ci buttano fuori a calci.." disse Magodistruttore, il rumore delle porte che si aprivano venne sommerso dal vociare interno delle persone.
"Città viva e rigogliosa, questa la dice lunga su di loro." disse Ricardo spronando il cavallo e mettendosi a capo dei tre.
"Deve smetterla di parlare cosi." disse Redual.
"Concordo" rispose Magodistruttore.
La sala del trono era molto accogliente, meno spaziosa di quelle delle regge a cui si erano abituati i tre regnanti dell'impero. Eppure qualcosa mancava in quella stanza, l'eco solito del proprio vociare. La stanza era stata ben riempita di ogni sorta di mobile, trofeo o quadro. Nonostante fosse quasi tutto ricavato dalla roccia, il camino riscaldava perfettamente con il suo tepore tutta la stanza.
"Modesto ma accogliente, mi piace" Ricardo annuiva mentre si osservava attorno.
"Benvenuti!" una voce accompagnata da una grossa risata aveva interrotto le osservazioni dei tre cavalieri. Davanti a loro si era posto un uomo enorme dalla folta capigliatura nera e da un grande naso rosso.
"Oddio un gigante delle colline" disse sottovoce Redual.
"Io sono Maximus, governatore di questo regno e della mia alleanza!"
I quattro si sedettero a discutere a lungo, tutto dava sempre l'idea di grande familiarità e di ospitalità.
Maximus si allisciava la barba aggrovigliata ascoltando le parole del principe "Una collaborazione più stretta eh? Uhm, si potrebbe anche fare, ma a una condizione!"
"Detti pure la sua condizione Maximus e per me essa sarà legge" rispose Ricardo.
"Dovrai battermi in una gara!"
Ricardo osservò il fodero della sua spada poi ghignò "Per me va bene"
"Si ma non di quel tipo" l'uomo battè le mani e subito entrarono tre fanciulle dai capelli color oro, con se portavano dei boccali ed una grossa caraffa piena di un liquido rosso scuro, quasi nero.
"E questo cosa è? Vino?" chiese Magodistruttore incuriosito.
"No è birra! Voi siete abituati a quella solita, questa ha un pò di malto in più." rispose Maximus.
"E' questa la nostra sfida? Dobbiamo bere..tutta quella birra?" Ricardo osservava da varie angolazioni il suo boccale e poi la caraffa, sarebbe stato indubbiamente meglio scontrarsi con la spada.
I due cominciarono a bere e a mangiare pietanze che di tanto in tanto giungevano dalle cucine li vicine; a fine serata Ricardo Tubbs era l'ombra della figura regale che era entrata dal portone. Maximus al contrario disquisiva ancora allegramente di quanti cinghiali si possano catturare nella stagione delle piogge.
"Tutto bene principe?" chiese, quando vide la testa del ragazzo cominciare a girare.
"Messere dovrei ehm, un bagno? Ehm, nel senso che, ehm, un bagno?"
"Credo non stia bene" disse Redual inarcando un sopracciglio.
"Direi che ho vinto la gara, ad ogni modo avrei acconsetito lo stesso a questa, fusione, come la chiamate voi, solo che prima volevo divertirmi un pò" l'uomo rideva e sbraitava mentre si allentava la cintura per far posto nella sua pancia al nuovo tegame di chissà quale cibo.
"Bene si può dire che abbiamo vinto entrambi, ma....il b.." Rico Tubbs crollò a terra con respiro affannoso ed un sorriso ebete dipinto sul viso.

<hr>

E dopo le impervie montagne, si presentavano davanti ai loro occhi le stupende praterie di Furion.
"Osservate, amici, qui vengono allevati i migliori cavalli di tutto il continente!" Ricardo inalava a pieni polmoni l'aria fresca e frizzante della zona.
"I miei cavalli son più belli.." disse Magodistruttore con aria imbronciata.
Ricardo rise di gusto "Ah, non lo metto in dubbio cavaliere, non lo metto in dubbio!" il principe proseguiva sicuro verso quella che era la reggia di Duke, signore degli It@, nobile re guerriero e grande calcolatore.
Il ponte levatoio già abbassato faceva intravedere la capitale difesa da numerose cinta murarie, subito si notavano le numerose stalle ed un certo benessere in ogni abitante, casa o edificio rendeva l'ambiente assai gradevole e pulito.
"Una città assai protetta, vedo numerose guardie cittadine fare da ronda.." disse Redual guardandosi intorno.
"Giusto! E' cosi che deve essere una città, sempre sotto controllo e ben difesa!" disse Mago con fare orgoglioso.
Duke li accolse con calore, scese fino al portone per accoglierli nella sua dimora: "Amici, fratelli! Ben tornati nella mia umile casa!"
Duke e il principe si guardarono sorridenti, poi uno sguardo amaro si celò nei loro occhi "Ho saputo di Nicholas, grande lutto, non eri mai venuto qua senza di lui vero? Com'è andato il viaggio?"
"Bene amico mio, non preoccuparti." rispose il principe abbozzando un nuovo sorriso.
"Su forza, niente sguardi tristi, ora dobbiamo divertirci e parlare di politica, affari e ovviamente guerra!"
Ricarod si accomodò alla tavola del re e poi cominciò a parlare del futuro delle due gilde, nel mentre Magodistruttore si dedicava all'osservazione di ogni singola stalla della città, raccogliendo informazioni e campionando ogni singolo tipo di fieno o cibo per le cavalcature; Redual invece aveva già trovato di che gradire cantando qualche bella canzone d'avventura o d'amore alle giovani di corte.
"Ragazzo mio la tua vista và più in là di quanto non andasse la mia o quella di Nicholas, io sono vecchio, non sò se potrò esserti d'aiuto" Duke camminava avanti e indietro pensieroso.
"Io sono del parere che la tua esperienza sul campo di battaglia possa essere d'esempio e di utilità assoluta a tutti i nostri uomini Duke.."
"Se questo è il tuo pensiero giovanotto sarò ben felice di stare al tuo fianco, cosi come feci con Nicholas a suo tempo!"
I due si strinsero in un vigorso abbraccio e poi presero a parlare del passato e delle vecchie glorie degli MDH e degli ormai non più It@.

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The very ground yielded to Mishra's wishes


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