<<La guerra è iniziata da due giorni sire eppure due volte al giorno lei continua a mandare piccoli contingenti verso le terre di quel NAGA che ha osato infangare il nome del tempio, perchè sire non andiamo con tutto l'esercito a distruggere le sue città e spargere sale sulle macerie?....>> Illidan sembrava non ascoltare neanche le parole del suo capitano, guardava la pioggia che cadeva sulle terre di LOW, fissava e scrutava costantemente l'orizzonte.... finalmente dopo qulache minuto di riflessione senza prstare attenzione al suo caapitano chiamò un caporale a se e disse: << Caporale, da oggi comincià il tuo addestramento a sergente, prendi 10 ent e dirigiti verso una delle colonie di Revolver. Và e fai bottino, distruggi ciò che puoi e torna...>>. Il caporale aveva una espressione preoccupata ma chinò il capo e partì senza obbiettare. Appena il caporale uscì dalla sala e le porte furono nuovamente ben siggilate il capitano corse verso il sire e vistosamente agitato disse: << sire siete forse impazzito mandate truppe inesperte con un manipolo di armi d'assedio contro un temibile avversario?>> << Par..., figlio mio, perchè sprecare i miei veterani con chi non reagisce ?se ha deciso di tenere nascoste le sue truppe che faccia pure... noi razzieremo le sue terre e con il ricavato accresceremo le nostre fila, egli ci accusa di saper parlare e basta... che lo faccia noi ci accontenteremo di usarlo come fattoria non è degno neppure del nostro sale...>>. Detto questo il sire elfico si girò e continuò a fissare l'orizzonte immobile come una statua, lo sguardo duro come il granito.
Dopo alcune ore il figlio Par si avvicinò e disse << padre parto per le terre di Baldor con le truppe a domani...>>, detto questo si avviò alla porta ma giunto davanti al portone si accorse che il padre gli era a fianco stringendo la sua du-blade tra le mani e con le lacrime agli occhi disse :<<Baldor devo affrontarlo io.Verrò con te>>. I due si diressero alle stalle e partirono con l'esercito.
Dalle Cronache di Ashenvale Yutar, scriba di corte
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