Sulle alture delle terre boscose del cacciatore di demoni, uno sparuto esercito che porta con se i segni di dure lotte, sostava attendendo l’arrivo del proprio sire. Dopo alcuni minuti, giunse Illidan a cavallo del suo Ippogrifo reale, aveva appena visionato i resoconti delle flotte di attacchi SCORRETTI subite dalle truppe dei sovrani NAGA . << Sire ormai siamo rimasti in pochi e le nostre città principali sono state depredate. Non possiamo affrontare una tale schiera di nemici, nemici che non rispettano neppure le norme che la divinità minore PP ha redatto per governare queste terre..>>. <<Comandante…>> lo interruppe il sire, <<vedi i nostri contadini, nei loro occhi non c’è terrore ma speranza, essi sanno che finchè anche solo uno dei gloriosi soldati di Ashenvale li proteggerà, la giustizia del tempio non sarà perduta e ci noi non ci arrenderemo anzi ad ogni colpo che subiamo ci rinforzeremo perché le nostre spade non attaccheranno dei semplici traditori di antiche alleanze, bensì gli usurpatori delle nostre terre ribatteremo colpo su colpo finchè potremo. Ashenvale è stata privata dei suoi arti ma non delle zanne, i nostri avversari scopriranno presto cosa vuol dire sfidare il potere del custode della sacra foresta>>. Detto questo l’esercito si mosse verso il suo nemico ignaro del pericolo e risoluto nell’animo.
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