Templum Iustitiae
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 Oggetto del messaggio: 6/6/06
MessaggioInviato: 13/04/2008, 16:02 
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L'onnipresente
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Vecchie leggende narravano di fine del mondo…di apocalisse… di demoni risorgere dalle profondità della terra e del mare con il solo scopo di porre fine alla vita sulla terra…di qualsiasi forma…….

1/6/06

La giornata non sembrava procedere diversamente dal solito. Giornalmente Duncan sentiva però che le sue energie andavano man mano risucchiate da quel luogo che lui ora chiamava casa, e come già temeva, l ora della sua fine sembrava imminente.

I suoi pensieri furono però interrotti dal frastuono dei suoi cittadini. Si affacciò alla finestra del suo castello e senti chiaramente una donna gridare che la fine del mondo era vicina, che la bestia stava risorgendo per sterminare tutti. E mentre altra gente la insultava dicendole di smetterla di dire eresie e bollandola come pazza, la voce continuava a spargersi.

“Ci mancava solo questo” pensò Duncan, “oltre alla mia fine, mi devo preoccupare ora della fine del mondo…”.

Giunse la sera e finalmente lo stregone poteva buttarsi sul suo letto e scaricarsi di tutti i pesi della giornata, ma non fece in tempo a sdraiarsi sul letto che si sentì completamente paralizzato e senza forze… quest oggi le energie che sentiva meno erano molto più degli altri giorni, e ci mise poco ad abbandonarsi al dolce suono dell oblio.

1/6/06

Destatosi dal lungo sonno, stavolta non si sentiva minimente ristorato dal sonno…qualcosa non andava… era oramai quasi abituato a sentirsi debole, ma così privo di forse mai; la città che gli sottraeva le energie ma che contemporaneamente ne dava sostegno, oggi sembrava non dare più nulla, ma solo riscuotere il suo giornaliero tributo.
L’intera città sembrava molto più stanca e fiacca, e l unico argomento che sembrava riecheggiare nell aria sembrava ora quello della fine del mondo.
Le condizioni in cui si trovava lo stregone e in cui vedeva tutta la città sembrava aver contagiato anche la sua mente che ora sospettava potessero essere vere quelle voci.
Tutto di un tratto tornare alla mente dello stregone delle leggende che gli furono dette da piccolo secoli or sono, quando ancora era umano e non era costretto a vivere in quell orrido corpo.
Decise di informarsi e si diresse verso la biblioteca del suo regno, ma non trovò molto, come era prevedibile visto che la città non era nata da molto tempo.
Si diresse allora nella sua città di origine, una città ormai senza nome, una città che lo stregone, appena prese coscienza del suo potere, distrusse per non avere legami che potessero fermarlo, cosa non insolita per qualcuno che dominato dal male, o che si prefissava di dominare il male, voleva conquistare il mondo intero.

Prese subito allora la sua ormai abituale cavalcatura, ma anche la viverna sembrava risentire di quella debolezza che riecheggiava sul tutto il paese. Procedette verso la sua città di origine, ma appena fuori dai confini del suo regno Duncan sentì improvvisamente un dolore come lacerargli il cuore, come un pugnale che infilzandosi nella carne lo lacerava spogliandolo di tutto e tagliando anche quella parte di uomo che lui stesso non credeva esistesse più dentro di se. Al contrario la viverna sembrava finalmente respirare, e velocizzando l andatura entro notte arrivò nell ormai devastato paese di origine.
Tutto era polvere e macerie, sembravano rispecchiare la mente dello stregone in quel momento. Si diresse verso quella che fu una biblioteca, trovando un edificio all apparenza integro, ma appena mise un piede dentro si accorse che il tetto era crollato all interno. Prese allora tutti i libri che riusciva trovare, molti strappati, molti coperti da macerie, molti semplicemente a terra ma coperti di polvere e incominciò a sfogliarli tutti, cercando alle volte di ricostruire intere frasi.

4/6/06

Erano passati alcuni giorni e la lontananza dalla propria terra lo avevano indebolito ancora più che se vi fosse rimasto dentro, e poi non ne poteva più di libri, polvere e di mangiare quelle razioni da viaggio insipide e senza gusto. Prese tutti i libri che trattavano dell argomento, che non erano più di cinque, e li portò con se ad Arkham.

Arrivò li che era sera e cm se un incantesimo gli avesse liberato bocca e naso, sembrava ricominciare a respirare di nuovo, un forte senso di sollievo lo pervadeva tutto. Sapeva che presto si sarebbe sentito di nuovo stanco, ma questa sensazione era tutto quello di cui aveva di bisogno… era come una droga ormai.

Si buttò sul letto e rimandò tutto a domani.

5/6/06

Il tempo stringeva, le vaghe voci ora parlavano chiaramente del 6 di giugno come data ultima, domani.

Si mise a leggere di nuovo tutti i libri che aveva portato con se annotando in un foglio quelli che secondo lui erano gli indizi primari.

Tutto coincideva, quegli antichi testi, senza più un titolo usurato dal tempo, e dall autore incerto, sembravano dire tutti la stessa cosa, e confermare la fine del mondo per l indomani.

Draghi…sigilli…demoni…distruttori provenienti dal mare e dalla terra… 666…

Queste erano alcune delle parole chiavi… ma qualcosa non tornava… quello che più lo lasciava perplesso era la frase “Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della Bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è 666.”

Che voleva dire questa frase…perché il numero della bestia… era un numero d’uomo???

Preso dai suoi pensieri aveva perso la cognizione del tempo…usci fuori e vide che la notte era già calata, si recò sul tetto per osservare il suo regno….ma tutto sembrava spento… non una forma di vita si aggirava, e le energie sembravano giunte al termine, quando la terra cominciò a scuotersi.
Sembrava l ultimo segno della fine del mondo. Questo terremoto non voleva cessare di esistere… “Mio sire, cercavamo tutti lei” disse una voce da dietro. Al voltarsi lo stregone vide uno dei suoi consiglieri molto affaticato appoggiato alla porta che portava al tetto. “Mio signore, durante il suo periodo di assenza non sapendo cosa fare e non sapendo a chi appoggiarci noi…”. “Bando alle ciance” lo interruppe Duncan “sembra che il mondo stia per finire, cosa vuoi che mi interessino le tue giustificazioni.. vieni al dunque e poi sparisci”
Il consigliere impaurito da queste nefaste rivelazioni, che invece sperava in qualche parola da parte del suo sire che gli potesse fargli coraggio in quel momento, cadde seduto a terra privo di forze e continuò a parlare con lo sguardo perso a fissare un punto nel vuoto sul pavimento “abbiamo mandato dei piccioni agli altri maestri e decani e al signore del tempio per chiedere aiuto ma..” “Voi cosa???” lo interruppe di nuovo lo stregone “chi vi ha dato l autorità di fare ciò e…va beh lasciamo perdere, e cosa hanno risposto???”.
“E’ questo il problema, non hanno risposto nulla…sembriamo tagliati fuori dal mondo… non sappiamo che fare” finito di dire queste parole e al terremoto susseguì una violenta esplosione e una colonna di luce dalle enormi proporzioni si innalzò dalla parte nord della città fin su nel cielo.
Duncan rimase paralizzato per un attimo, poi recitato un incantesimo “Wah Kuoh” prese il volo e si avvicinò alla colonna. Più si avvicinava più sentiva distintamente una forza che gli si opponeva… ma qualcosa si muoveva all interno della colonna e lo stregone tentò di avvicinarsi il più possibile, ma arrivato ad una certa distanza venne respinto con forza precipitando dall altra parte…
Lo stregone riuscì comunque a intravedere all interno della colonna come delle presenze trasparenti dal contorno stirato che procedevano verso il cielo.
La caduta stordì Duncan per qualche secondo ma quando riprese coscienza di se stesso vide che la colonna andava esaurendosi fino poi a ricomparire nel nulla, e al posto della voragine aperta nel suolo vi erano un cumulo di macerie che la coprivano.

Tutto sembrava essere cessato… ma qualcosa non andava…cosa?? Un fulmine trapassò i pensieri dello stregone che subito prese il foglio con appuntate le parole chiave della sua ricerca, e notò che effettivamente tutti i libri parlavano di sigilli, e ne menzionavano sette, “sette sigilli da aprire”, compreso il libro che parlava del numero 666 come un numero d’uomo, tranne uno di questi che invece ne menzionava solo 4 e che non parlava minimamente di numeri o bestie, ma di esseri esterni, superiori a noi, detentori del male, imprigionati nei tempi antichi tramite gli incantesimi proibiti per evitare la distruzione del mondo… che questo fosse invece il segno dell apertura di uno dei quattro sigilli???... “ma cosa avrebbe potuto provocare questo??”

Tutto quanto successo lasciava più dubbi che risposte e aveva dato poco tempo a Duncan di capacitarsi di quello che stava accadendo, e non si accorse nemmeno di non avere nemmeno un graffio dopo essere stato sbalzato dalla forza della colonna verso terra… e nemmeno che l energia, che sentiva da parecchio tempo a questa parte risucchiata via dal suo corpo, ora fluiva in lui più forte che mai, come se il male presente nel suo animo e che gli aveva valso tanta fama avesse risposto a questo evento… come se la forza delle tenebre emessa da quella colonna lo avesse influenzato… come se con la rottura del sigillo anche la forza di coloro che sono nati nelle tenebre fosse aumentata. La sera stessa tutta il paese reagì come rinata a quell evento.

7/6/06

Il giorno dopo un messo riferì a Duncan che un contadino aveva rinvenuto alcuni messaggi, o quello che ne rimaneva, della richiesta d aiuto del nostro regno vicino ai confini. “Del messaggero degli elfi nessuna traccia…come scomparso nel nulla, come dissolto, di quello degli umani si sono trovate delle tracce che fanno pensare sia fuggito, probabilmente si trovò alla presenza della colonna di luce o del terremoto… e di quello dei non-morti… beh come dire… l abbiamo trovato morto se così si può dire, è come esploso… abbiamo trovato delle ossa di uno scheletro disseminate per alcuni campi…ma non sono di un normale scheletro umano… sono decisamente più grandi” finì di dire il messo e un solo pensiero balenò nella mente dello stregone “che abbia assorbito troppa energia maligna e si sia ingrandito fino ad esplodere??”

“Qualcosa di oscuro si sta realizzando nelle terre di Arkham… prima era solo il sospetto di una presenza maligna… ma ora sembra invece che tutti i tasselli di un mosaico stiano prendendo posto per la realizzazione di un progetto molto più grande di noi…”penso Duncan


Nei giorni seguenti nulla degno di attenzione successe se non fosse che da quel giorno lo stregone non sentiva più risucchiata la sua energia da quella terra, anzi che la permanenza in quel paese lo riempiva di energia donandogli un potere enorme… riusciva persino a formulare alcuni incantesimi che prima a causa della reincarnazione non poteva più fare…

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